Non ci interessa entrare nella “bagarre” degli schieramenti, ma raccontarti invece come abbiamo sfruttato Videoanimate per dimostrare la sua efficacia quando il gioco si fa duro.
Ovvero quando devi spiegare un argomento, un servizio o un prodotto complesso nel modo più semplice possibile per essere davvero compreso.
Tutto è nato verso metà febbraio facendo due chiacchere con un amico consigliere comunale di Rimini. Mentre andavamo a prenderci una birra mi ha provato a spiegare come funzionava il nuovo sistema di voto del 4 marzo, il cosiddetto Rosatellum.
Ti giuro che mentre parlava, ad un certo punto la RAM nel mio cervello si è impallata e ho dovuto fare alt-control-canc per riavviare tutto.
Decine di casistiche che si incrociavano tra di loro senza una parvenza di collegamento.
Ero andato totalmente in tilt.
Ora, sicuramente non era colpa del mio amico Andrea ma di una legge elettorale che definirla poco comprensibile è molto più che un eufemismo.
In quel momento infatti mi sono chiesto: “possibile che per un sistema di interesse nazionale ci sia una modalità così complessa che molto probabilmente è alla portata dei soli addetti ai lavori e pochissimi la conoscono a qualche settimana dall’election day?”
Così ho pensato subito: è ora di fare scendere in campo Videoanimate.
Dopo ore di studio e grazie all’aiuto del consigliere, siamo riusciti nell’arco di 10 giorni ad avere il video pronto per essere condiviso. Dove? Sulla piattaforma che sicuramente ci avrebbe aiutato a diffonderlo il più velocemente possibile: Facebook. L’obiettivo era spiegare come funzionava il sistema di voto e come votare per ottenere un voto valido.
Se non l’hai ancora visto ti do un’altra opportunità per farlo, assieme ai suoi risultati.
In 10 giorni pubblicandolo da due diversi profili abbiamo ottenuto più di 1200 condivisioni, più di 500 reazioni ed un centinaio di commenti.
Investimento nella campagna facebook? 116,00 €
Ora, al di là di questi “numeri” che noi consideriamo intermedi (ovvero che non portano ad una conversione diretta) è molto interessante capire come li abbiamo ottenuti.
Partendo da queste premesse:
– Non avevamo una community politica di riferimento (se non nel post pubblicato dal consigliere)
– Non avevamo un’autorità in tema politico (era la prima volta che realizzavamo un video in questo settore)
– Abbiamo avuto poco tempo per sviluppare un video di questa complessità concettuale
Abbiamo dimostrato che
- Il video animato è il miglior strumento per spiegare argomenti complessi. Come ben sappiamo abbatte di gran lunga la diffidenza di un potenziale cliente, nel momento in cui sa esattamente cosa aspettarsi da un determinato servizio/prodotto.
2. Sfruttare una tematica che in quel momento è sulla bocca del tuo target fa esplodere la sua potenzialità virale. Sia in termine di autorità (se riesci a parlarne creando contenuti di valore) che come riprova sociale (“Quello che dici tu su quell’argomento è ripreso da molti, allora vuol dire che sei competente”). Qui puoi trovare cosa significa “video virale”.
3. Utilizzare i canali giusti per distribuire il tuo contenuto anche se parti da zero può portarti a vedere risultati incredibili.
In questo caso il nostro obiettivo non era applicare una strategia di acquisizione diretta contatti ma creare valore attraverso quello che sappiamo fare meglio: i video animati.
“Eh ma troppo facile con un argomento così di massa” sento i piccoli gufi che bisbigliano…
In verità lo puoi applicare benissimo anche in un settore del b2b o ad una nicchia specifica, utilizzando la strategia giusta in funzione del tuo target ed obiettivo. Aumentando la percezione nei confronti dei tuoi potenziali clienti e soprattutto le vendite.