Una semplice storia raccontata con uno storytelling persuasivo può davvero migliorare i risultati di business?
Come può avere un impatto così potente?
Sono tutte domande più che legittime che immagino che stiano affollando la tua mente proprio ora.
Sono dubbi che voglio sciogliere con questo articolo.
Prima di iniziare però voglio fare una dovuta premessa.
Una singola azione di marketing, come lo storytelling persuasivo di cui parleremo, non è la soluzione a tutti i mali.
Non basta una storia ben raccontata per vendere di più.
Esattamente come non basta fare una promozione per attirare più clienti.
O come non basta uno spot pubblicitario ben confezionato per raddoppiare gli incassi.
Ogni singolo elemento è un pezzo del grande puzzle che è la strategia di marketing.
Senza una strategia non si va da nessuna parte.
Nemmeno con lo storytelling persuasivo.
Le storie catturano l’attenzione ed entrano nel cuore delle persone, ma non è una bacchetta magica.
Sarebbe come aprire Google Maps e pretendere che ti dia delle indicazioni senza avergli detto dove vuoi arrivare.
Non è possibile.
Apriresti Google Maps e vedresti soltanto una cartina stradale, senza nessuna linea blu che stabilisce il percorso.
La strategia di marketing ti serve per sapere le coordinate esatte della tua destinazione.
In base all’obiettivo poi si stabilisce la strada e tutti gli elementi utili per arrivarci il più velocemente ed efficacemente possibile.
Ora, partendo da questo presupposto, ti parlerò dello storytelling persuasivo come tassello incredibilmente potente per portarti all’obiettivo stabilito dalla strategia di marketing.
Perché usare le storie per persuadere: lo storytelling persuasivo
Cosa significa storytelling?
Significa letteralmente “raccontare storie”.
Non ti immaginare solo il classico “C’era una volta…”, ci sono infiniti modi per raccontare una storia.
Perché è efficace?
Perché il cervello umano ama ardentemente le storie.
Ne è attratto.
Sin dai tempi antichi, le regole e le tradizioni delle tribù venivano trasmesse in via orale attraverso le storie e in forma scritta con i disegni.
Se ci pensi, gli egizi hanno fatto esattamente questo con i geroglifici.
Raccontavano storie attraverso i disegni per trasmettere la conoscenza alle generazioni future.
Lo storytelling è efficace da un punto di vista di evoluzione dell’essere umano.
Nel marketing, non abbiamo fatto altro che adattare quello che l’uomo faceva già da secoli alla società attuale.
Anche Seth Godin, uno degli imprenditori più noti oggi e scrittore di molti libri di marketing come La Mucca Viola, ha detto:
“Il marketing non riguarda più le cose che fai ma le storie che racconti”
Adesso restringiamo il campo a qualcosa di più moderno, rimanendo ai giorni nostri.
Pensiamo all’arco della vita del nostro cliente ideale.
Le storie possono avere come protagonista quel cliente ideale, i suoi problemi, le sue difficoltà, i suoi pensieri, il suo stile di vita.
Più dettagli conosci, più potrai creare dei personaggi che entrano in empatia con lui.
Ecco perché si sentirà coinvolto, empatico nei confronti dei personaggi e farà il tifo per loro.
Siamo fatti così, tutti noi.
Se sentiamo qualcosa che conosciamo e che viviamo in prima persona, rimarremo ad ascoltare per vedere cosa succede dopo.
Lo storytelling persuasivo non persuade perché ha chissà quale formula magica segreta.
Persuade perché cattura l’attenzione del potenziale cliente e lo fa rimanere fino alla fine per vedere come i personaggi della storia risolvono un problema che è anche il suo.
L’elemento chiave per costruire uno storytelling persuasivo
L’elemento chiave dello storytelling persuasivo è la conoscenza profonda del potenziale cliente a cui è dedicato.
Mettiti nei suoi panni.
Racconta i suoi problemi.
Mostra le difficoltà che incontra.
Non per girare il dito nella piaga, ma per far vedere che i problemi si possono risolvere e le difficoltà si possono superare.
Con cosa?
Con il tuo prodotto o servizio che hai sapientemente creato proprio per questo scopo.
I tuoi prodotti o servizi, con lo storytelling persuasivo, non saranno altro che la naturale soluzione per risolvere i suoi problemi e le sue difficoltà.
Come si fa un buon storytelling?
Un buon storytelling non si ferma al raccontare i problemi dei clienti per poi saltare subito alla fine piazzando lì il prodotto o servizio in vendita.
Non è un fumetto dove l’immagine prima mostra il personaggio in difficoltà e l’immagine dopo, tac, c’è il prodotto o servizio in bella mostra.
Una bella storia non è fatta di momenti a sé stanti, è fatta di un susseguirsi di cause-effetto.
Tutto è collegato.
Per fare un buon storytelling persuasivo ti consiglio di seguire queste 3 fasi:
- Fase 1: La situazione attuale di difficoltà.
Non è altro che la situazione di partenza del tuo cliente ideale, quella in cui è oggi.
Indaga su quali sono i suoi pensieri, le sue preoccupazioni, sul perché è stressato o perché non riesce a raggiungere gli obiettivi che vuole.
Inserisci tutto questo in un racconto di quotidianità, mostrando situazioni ben note al cliente ideale. - Fase 2: Punto di rottura.
Succede qualcosa che fa dire al personaggio “basta, questa situazione deve cambiare!”.
Il protagonista inizia a cercare una soluzione, qualcosa di diverso rispetto al solito che possa portarlo davvero a una soluzione.
Inizia a diffondersi un pensiero di speranza. - Fase 3: Difficoltà superata, adesso c’è una nuova quotidianità migliore di prima.
Dopo un lungo cercare, il protagonista trova nel tuo prodotto o servizio la soluzione al suo problema specifico.
Queste sono le linee generali per ogni storytelling.
Ricorda che per coinvolgere e costruire uno storytelling persuasivo per il tuo prodotto o servizio, ogni fase si può arricchire di dettagli che personalizzano al 100% la storia del tuo cliente ideale.
Storytelling persuasivo con la video animazione
É arrivato il momento di mettere insieme tutti i tasselli.
Primo passo: scegliere di usare lo storytelling persuasivo.
Secondo passo: studiare a menadito il tuo cliente ideale e inserirlo come protagonista.
Terzo passo: costruire una storia che pone il tuo prodotto o servizio come soluzione al problema del cliente.
Quarto e ultimo passo: veicolare e condividere la storia trovando il formato migliore con cui farlo.
Il formato video è il formato preferito dagli utenti del web.
Ci sono decine di studi che lo confermano, decine di statistiche sempre aggiornate.
Le puoi trovare tutte raccolte qui in questo articolo – Video Marketing Animato Nel 2024: Guida Per Sfruttare L’animazione Per La Tua Azienda
Unire lo storytelling persuasivo a un video animato che semplifica la spiegazione anche dei concetti più complessi è un modo molto efficace per far entrare il pubblico subito in empatia con i personaggi della storia.
Il visual storytelling aziendale, per esempio, è un formato molto utilizzato dalle aziende per costruire una presentazione aziendale che esula dalla classica spiegazione che si trova nella pagina “Chi siamo” di ogni sito aziendale.
Ecco un esempio di storytelling persuasivo con video animazione 2D.
Abbiamo realizzato questo video per presentare iBookrestaurant, una web app integrata con l’intelligenza artificiale utile per semplificare la vita ai ristoratori.
Come abbiamo costruito lo storytelling persuasivo?
Semplice.
Ci siamo messi nei panni dei ristoratori.
Abbiamo raccontato in prima persona i problemi che ogni giorno affrontano nel loro lavoro.
La gestione delle prenotazioni, dei clienti, della sala, dei fornitori, dei turni del personale, e di come poi, una scorretta organizzazione di tutte queste mansioni, si ripercuote negativamente sulla vita privata.
Alla fine, la web app è la naturale soluzione.
Se vuoi costruire anche tu il tuo storytelling persuasivo con la video animazione, non ti resta che prenotare la prima consulenza gratuita cliccando sul pulsante qui sotto.
Al tuo prossimo storytelling persuasivo.
Saluti da VideoAnimate
